“Ritirare la procedura di licenziamento collettivo per i 35 dipendenti della Iss Palumbo, l’azienda che all’interno della raffineria Eni si occupa di stoccaggio, logistica e movimentazione dell’olio Eni”. Ad avanzare la richiesta alla Iss Palumbo è il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, e l’assessore comunale al lavoro, Gianfranco Simoncini, al termine dell’incontro avuto questa mattina con Filcams-Cgil, Uil Trasporti e due delegati dei lavoratori. “L’appalto relativo alle attività di infustaggio, magazzinaggio e spedizione – spiega l’assessore Simoncini – scadrà il prossimo 31 gennaio e l’azienda, nei giorni scorsi, in via preventiva ha aperto una procedura di licenziamento collettiva non avendo certezze sulla volontà di Eni, tuttavia in questi giorni si sono aperte prospettive diverse. Eni ha bandito prima un appalto per la gestione delle spedizioni e poi ne ha attivato un altro per la gestione del magazzino, quindi, per certi versi vengono meno le ragioni di un licenziamento collettivo anche se rimangono preoccupazioni per l’occupazione futura in merito allo spezzettamento degli appalti e ad una volontà di internalizzare parte delle attività. Come amministrazione – prosegue Simoncini – continueremo a prestare grande attenzione alla vicenda e esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori impegnandoci a tutelare il lavoro”.  Dall’assessore Simoncini giunge anche il pieno sostegno alla richiesta dei lavoratori in merito della convocazione di un tavolo regionale di crisi, nel quale sia coinvolta anche Eni, sulle prospettive dell’appalto e sul futuro dei 35 dipendenti: “Scriverò all’unità di crisi regionale per appoggiare la richiesta dei dipendenti. Questa vicenda – chiosa Simoncini – riconferma l’urgenza di un tavolo nazionale sulla questione delle prospettive dello stabilimento Eni di Livorno, una delle realtà fondamentali per l’occupazione in città”. Il prossimo incontro con le organizzazioni sindacali è previsto nei primi giorni di gennaio.


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